Bari
Perla del Mar Adriatico e capoluogo della Puglia, Bari è oggi una città da scoprire e conoscere per innamorarsene passo dopo passo.Cosa vedere a Bari? Andiamo alla scoperta della città con una guida completa ai più importanti luoghi di interesse del capoluogo della Puglia.
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Perla del Mar Adriatico e capoluogo della Puglia, Bari è punto d’incontro di secoli di civiltà, nonché un importante crocevia tra la cultura cattolica e quella ortodossa. Bari è oggi una città da scoprire e conoscere per innamorarsene passo dopo passo. E allora mettiamoci subito in viaggio, partiamo alla volta di Bari per scoprirla attraverso un itinerario che tocca i luoghi di interesse più importanti della città.
Cosa vedere a Bari: una visita in città
Le origini di Bari sarebbero davvero antichissime: i primi insediamenti risalirebbero all’età del Bronzo, intorno al X secolo a.C. Passò prima ai romani, poi ai bizantini, quando venne consacrata al ruolo di vera porta d’Oriente come sede della flotta imperiale dell’Impero di Costantinopoli.
Lungo i suoi 40 km circa di lunghezza si dipanano costruzioni risalenti a epoche diverse, frutto di secoli di dominazioni straniere, con un lascito monumentale che non può non lasciare indifferenti.
Anche il visitatore più esigente avrà una grande varietà di opzioni tra cui scegliere su cosa vedere a Bari. La città è infatti interessante anche dal punto di vista delle culture religiose, visto che Bari è anche uno dei centri più importanti della chiesa ortodossa in Occidente. Ma per una visita della città di Bari basta davvero poco tempo: i beni monumentali e architettonici più importanti sono infatti facilmente raggiungibili e molto vicini tra di loro.
Visita a Bari vecchia, lo splendido centro storico della città
Con il suo grande porto commerciale Bari era uno snodo fondamentale dei traffici tra Oriente e Occidente. Proprio il suo centro storico, la Bari Vecchia, sorge sulla penisola che sia affaccia sui due porti cittadini (il vecchio e il nuovo).
Il centro storico di Bari è un cunicolo di stradine molto piccole e colmo di gente: il folclore tipico di questa città si respira dietro ogni angolo, tra i panni bianchi stesi al sole e i vasi rigogliosi di fiori. Porte e finestre colorate sembrano accoglierci in un caldo e caloroso abbraccio. E mentre da un angolo potremmo scorgere un gruppo di uomini intenti a sfidarsi a carte, aguzzando ancora di più lo sguardo in fondo alla strada ecco due donne intente a preparare le orecchiette fatte in casa (“strascinet” in dialetto).
Una tappa assolutamente imperdibile del nostro tour a Bari è proprio via Arco Basso, detta appunto via delle orecchiette. Un’atmosfera originale e autentica che convive con il presente e il futuro di Bari.
La Basilica di San Nicola
Camminando tra le stradine del centro storico di Bari non si può non rimanere ammaliati dal simbolo della città di Bari, la Basilica di San Nicola, e il riflesso bianco della sua pietra calcarea.
Costruita tra l’XI e il XII secolo da due mercanti baresi per conservare le reliquie del Santo, trafugate nel 1087 a Myra, in Turchia, la Basilica pontificia di San Nicola è un capolavoro dello stile romanico. Ricca di interessanti testimonianze artistiche, come alcuni monogrammi musulmani risalenti al periodo saraceno o la famosa Porta dei Leoni, la Basilica di San Nicola ospita anche un altare d'argento, un antico ciborio e la scultura romanica nota come Cattedra di Elia, dal nome dell’abate, poi vescovo di Bari, che custodì le spoglie del Santo.
Vicino alla Basilica è possibile visitare anche il Museo, dove è custodito il tesoro di San Nicola. L’intero edificio sorge sull’area in cui era posta la residenza in città del catepano, il governatore greco-bizantino. Nel corso dei secoli ogni cultura ha voluto aggiungere un elemento decorativo, ma l’impianto architettonico originale normanno è rimasto inalterato.
Ancora oggi la Basilica di San Nicola rimane un importante punto di riferimento e luogo di incontro tra cristiani cattolici e greco-ortodossi, tanto che all’interno di alcune cappelle viene ancora celebrata la messa secondo il rito di Costantinopoli.
San Nicola o Santa Klaus, patrono di Bari
La tradizione vorrebbe che Babbo Natale abbia qualcosa in comune anche con Bari. Infatti, San Nicola, patrono della città di Bari, sarebbe anche conosciuto come Santa Klaus, più famoso forse come Babbo Natale. Figura emblematica del mondo cristiano, il culto di San Nicola è infatti diffuso sia in Russia che in Grecia. Gli si attribuirono ben presto miracoli legati a bambini e da qui San Nicola patrono dei fanciulli, con grande proselito in tutto il mondo protestante, sino ai giorni nostri. San Nicola è infatti considerato il protettore sia dei ragazzi che dei naviganti.
Cattedrale di San Sabino, una delle più belle del sud Italia
Tra i posti da vedere a Bari c’è senz’altro la Cattedrale di San Sabino, una delle chiese più belle di tutto il Sud Italia. La Cattedrale sorge su un impianto architettonico risalente all’anno mille circa: il meraviglioso mosaico pavimentale ne attesta la costruzione in pieno periodo romanico. Parzialmente distrutta da Guglielmo I di Sicilia per punire l’insubordinazione della cittadinanza, fu ricostruita e consacrata nel 1292.
Castello Normanno-Svevo di Bari e la città sotterranea
Il castello Normanno-Svevo rimane un altro importante simbolo della città da visitare a Bari. Costruito da Ruggero il Normanno nel 1131, poi distrutto e ricostruito da Federico II di Svevia nel 1223, “u Castidde” si erge sulla città vecchia con il suo Mastio, le due torri originali e il ponte sul fossato. Anche la fortezza ha risentito dei diversi influssi stranieri succedutosi nel corso dei secoli fino ai Borboni, che ne fecero un luogo di prigionia. Oggi sede di importanti appuntamenti artistici, proprio dal castello è possibile partire alla scoperta della Bari sotterranea, un percorso notturno che, dai sotterranei del Castello Normanno-Svevo, porta alla scoperta di tutta la città vecchia di Bari, ai più sconosciuta.
Teatro Petruzzelli di Bari
Inaugurato nel 1903, il Teatro Petruzzelli di Bari è il quarto teatro più grande di tutta Italia. Un incendio doloso nel 1991 ha distrutto buona parte della struttura, ma è stato ricostruito ed è tornato alla luce nel 2009. La sua facciata rossa svetta elegante sulla città di Bari, quasi a rivendicare l’esigenza del popolo barese, che tanto protestò per la realizzazione di un teatro degno di una città importante come Bari. Ogni anno il Teatro Petruzzelli ospita importanti manifestazioni artistico-culturali.
Il lungomare Nazario Sauro e la spiaggia cittadina di Bari
Terminiamo la nostra visita a Bari con una passeggiata in un luogo senza tempo, il lungomare Nazario Sauro: da un lato la storia imperterrita che si dipana nel corso dei secoli, dall’altro l’infinità del mare; una camminata per il lungomare del capoluogo pugliese merita davvero. Uno scenario da favola che rende l’atmosfera ancora più suggestiva anche grazie ai suoi eleganti lampioni e le sue panchine viste mare, con tocchi di luce che si stagliano sui grandi palazzi e sulle reti dei pescatori.
E, passo dopo passo, arriviamo fino al Molo di San Nicola, il mercato del pesce, detto “n’derre la lanze” dai baresi (che in italiano vuol dire “a terra la lancia”), dove si trova anche il celebre El Chiringuito, un must di Bari: al mattino luogo di compravendita di cozze, seppie e altre specialità locali, al tramonto punto di ritrovo, magari per sorseggiare una bella birra in compagnia degli ultimi scorci di sole.
Per gli amanti della tintarella, poi, dal Lungomare è possibile raggiungere il famoso lido “Pane e Pomodoro”, la spiaggia dei baresi. A pochi chilometri di distanza da Bari sorgono poi altre due meraviglie balneari di cui non è possibile fare a meno di visitare: Polignano a Mare e Monopoli, tra i luoghi più belli di tutta la Puglia, specie nel periodo estivo.
Cosa mangiare a Bari: viaggio gourmet in Puglia
Oltre alle famosissime orecchiette, tipiche alle cime di rapa, la cucina barese è molto ricca e variegata: si va dal pesce crudo alla purea di fave, dal panzerotto fritto alle “sgagliozze”, frittelle di polenta fritta tagliata a fette e venduta anche per strada dai tipici chioschi.
In una delle tante osterie del centro storico della città pugliese potremmo assaggiare alti prodotti tipici come i cavatelli e la “Tiella alla barese”, di patate riso e cozze, o la celebre focaccia barese, fatta con un impasto di farina e patate lesse e condita con pomodorini, origano e olive.
Tra le tipologie di pasta fresca fatta a mano più note ci sono anche: le lagane, i cavatelli, i troccoli, i fusilli e le tripoline. Sono molto diffusi inoltre i calzoni al forno ripieni di acciughe, cipolla, olive e capperi, le “pettole” alla barese. Il tutto poi accompagnato da uno dei tanti vini pregiati prodotti in zona come un Moscato di Trani, un Primitivo di Gioia o ancora un bianco di Alberobello. -
Per volare a Bari è necessario avere con sé un Passaporto o una Carta d'Identità in corso di validità.
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Bari ha un clima tipicamente mediterraneo. Quindi quando conviene andare a Bari? Sicuramente in primavera o in autunno. Le escursioni termiche sono contenute dall'azione mitigatrice del mare, mentre le piogge sono per lo più concentrate nei mesi invernali. Per godere anche del turismo balneare il mese perfetto è settembre, lontano dalla calura estiva e occasione perfetta per visitare la Fiera del Levante, una delle più importanti esposizioni fieristiche in Italia e in Europa.
Altra occasione unica per visitare Bari è la Festa di San Nicola, patrono della città, nel mese di maggio. Meta di pellegrini cristiani e ortodossi, da non perdere è la solenne processione, durante la quale la statua del Santo viene prima trasportata dai fedeli fino al Molo di San Nicola. La statua viene quindi condotta in mare da un corteo di barche fino all’imbrunire, quando queste tornano al molo per il saluto al Santo, che procede al rientro in Basilica. Alla fine segue una nuova processione, che si conclude con “l’artefìzzie”, spettacolare gioco di fuochi di artificio.