Marrakech
Situata al centro del Marocco, a ridosso dei monti dell'Alto Atlante, Marrakech è una delle città imperiali del paese.Marrakech è una città sorprendente, dove è bello perdersi nell’incredibile labirinto dei suoi suq, tra i profumi delle spezie, il suono dei flauti e la meraviglia dei suoi colori
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Marrakech è una città sorprendente, dove è bello perdersi nell’incredibile labirinto dei suoi suq, tra i profumi delle spezie, il suono dei flauti e la meraviglia dei suoi colori.
Situata al centro del Marocco, a ridosso dei monti dell'Alto Atlante, Marrakech è una delle città imperiali del paese. La sua grande Medina (Città Vecchia), il centro storico della città, dove si trovano anche i suq, è circondata da spettacolari mura di terra rossa, al di fuori delle quali sorge la Ville Nouvelle (Città Nuova), edificata dai francesi durante il periodo coloniale.
Soprannominata la “Città Rossa” per il colore degli edifici del centro storico e delle sue antiche mura, Marrakech regala ogni giorno esperienze indimenticabili.
Occidente e Africa si incontrano
Ci sarà un motivo per cui Marrakech è stata scelta da Madonna per festeggiare i suoi 60 anni. La regina del Nord Africa è per molti una meta bohémienne, dal fascino esotico e dalla calda ospitalità mediterranea.
Da un lato è quasi abitudinaria con i suq che propongono sempre le stesse babbucce, le lampade e gli specchi in ferro battuto o i tanti tajine in terracotta, dall'altra è una delle mete esotiche più ambite dal jet set internazionale. Non è un caso che nel 1966 stilista francese Yves Saint-Laurent e il compagno Pierre Bergé siano arrivati nella città Rossa e vi abbiano comprato prima una casa, poi una villa e infine il giardino Majorelle salvandolo dalla demolizione e facendone il luogo più visitato di tutto il Marocco.
Una città amata dallo stilista e che è stata per lui importante fonte d’ispirazione creativa, tanto che nel 2017, il compagno ha voluto rendergli omaggio con il Museo Yves Saint Laurent, nel quartiere di Guéliz, che ospita una collezione permanente di capi e accessori d’alta moda disegnati dallo stilista: borse, scarpe, gioielli, e una quantità infinita di disegni, bozzetti e di libri che la Fondazione Pierre Bergé-Yves Saint Laurent ha diviso tra il museo di Marrakech e quello di Parigi, inaugurato nello stesso periodo.
Parte da qui, dunque, questo viaggio alla scoperta della magica Marrakech.
A spasso per la Medina
La Medina di Marrakech, edificata nel XI secolo dalla dinastia berbera degli Almoravidi e considerata Patrimonio culturale dell’Umanità dall’Unesco, è un vero museo a cielo aperto. Le imponenti mura che la circondano conservano ancora tracce della sua lunga storia.
Passeggiando tra le sue caratteristiche viuzze infatti si incontrano i monumenti più importanti di Marrakech, come il quartiere della Kasbah, l'antica cittadella reale del XII secolo e, lungo il bordo settentrionale del Mellah (l'antico quartiere ebraico), il Palazzo El Bahia.
Costruito tra il 1894 e il 1900 per le concubine del sovrano, questo sontuoso edificio è impreziosito da una grande abbondanza di decorazioni e al suo interno contiene un magnifico harem, cortili con fontane e giardini fioriti.
Sul lato sud la Medina è delimitata dalla Moschea di Koutoubia (1199), la più grande di Marrakech, e dalle Tombe Saadiane, qui si trovano anche l’incredibile mausoleo della dinastia che regnò sulla città a partire dal XVI secolo e la Sala delle Colonne, con dodici imponenti colonne in marmo.
Al centro della città vecchia poi sorgono la Djemaa el Fna, la piazza principale di Marrakech, e la Medersa Ben Youssef, scuola coranica del XIV secolo, gioiello dell’architettura moresca.
Vivere un’autentica esperienza marocchina
Ogni giorno, a partire dalle 10, nella Djemaa el-Fna (dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità) si esibiscono cantastorie, incantatori di serpenti, cartomanti, tatuatori di henné, mangiatori di fuoco, scimmie e artisti di strada.
A partire dal tramonto, poi, la piazza si trasforma in un grande ristorante all’aperto, stracolmo di bancarelle che propongono le specialità dello street food marocchino (salsicce speziate, spiedini di montone, pollo o manzo, involtini ripieni, lumache in umido, kebab, cous cous).
Il clou della serata è quando le jam session di musica tradizionale attaccano a suonare tra la folla danzante e l’odore inconfondibile dell’incenso.
Dopo il trambusto di Djemaa el-Fna, il visitatore ormai stanco potrà concedersi qualche ora di coccole e relax in uno dei numerosi hammam di Marrakech.
I parchi e giardini della Ville Nouvelle
Per trovare qualche momento di pausa dopo la frenesia della Medina, conviene spostarsi nella Ville Nouvelle, e in particolare visitare il Jardin Majorelle, un orto botanico che circonda una bellissima villa in stile Art Déco, con un romantico laghetto e oltre 300 specie di piante, oppure i Jardins de Menara, oasi di pace realizzata nel XII secolo, ricca di orchidee, palme, alberi da frutta, ulivi, e dove si può cogliere l’occasione per fare un giro sul dromedario o per scattare splendide fotografie con lo sfondo dei monti dell’Atlante.
Per non tornare a mani vuote
Ci vuole un bel po’ di energia e molta pazienza per addentrarsi nei suq della Medina, mercati coperti che sono il fulcro della vita commerciale della città e che si sviluppano in complicati labirinti dove è facile perdersi. Con un po’ di buon senso e una buona cartina tuttavia non sarà difficile rendersi conto che sono disposti seguendo una logica ben precisa.
Ogni suq, infatti, è organizzato secondo il tipo di merce venduta. Così abbiamo il suq delle olive (verdi, nere, speziate, marinate, ripiene ecc.), quello della frutta, fresca e secca, quello degli oggetti in cuoio e quello dei venditori di babbucce, stoffe, tappeti berberi, spezie, gioielli in oro e argento. In particolare, il suq dei tintori è riconoscibile per gli odori intensi e i mille colori delle sue botteghe, dove si possono comprare borse in pelle, cinture, portafogli ecc.
Per uno shopping meno tradizionale si può fare un salto al quartiere Guéliz, nella Ville Nouvelle, dove si trovano gallerie d’arte e boutique di abbigliamento alla moda.
Per saperne di più sull’arte e l‘artigianato tradizionali
Per gli appassionati di arte tradizionale è irrinunciabile una visita al Museo di Marrakech, a breve distanza dalla Medersa e ospitato in un antico palazzo del XIX secolo, dove è custodita una grande collezione di arte tradizionale marocchina.
A poca distanza dal museo si trovano anche la Casa della fotografia (con punto di ristoro sulla sua terrazza panoramica), che raccoglie una collezione di fotografie di Marrakech scattate tra il 1870 e il 1950, e il Dar Bellarj, il principale centro artistico della città, dove vengono organizzate dimostrazioni di calligrafia araba, vernissage, mostre e laboratori d’arte. -
Per entrare in Marocco per i cittadini dei paesi dell’Unione Europea è sufficiente il passaporto in corso di validità, per soggiorni turistici inferiori ai 3 mesi non essendo necessario il visto.
Per soggiorni per motivi di lavoro, studio, ecc. invece invece occorre il visto, che può essere ottenuto presso l’ufficio diplomatico/consolare del Marocco del proprio paese.
Per quanto riguarda le condizioni cui devono sottostare i cittadini dei paesi che non fanno parte dell’UE, consigliamo di chiedere informazioni direttamente all’ambasciata del Marocco o di consultare il sito del Ministero degli Esteri del Marocco (www.diplomatie.ma) -
Dato il clima di tipo subtropicale e semi-desertico, quindi con inverni miti ed estati estremamente calde, i periodi migliori per visitare Marrakech sono la primavera (da metà marzo a maggio), quando le giornate sono fresche e soleggiate, e l’autunno (da settembre a novembre), quando il clima torna a essere mite dopo il caldo torrido dell’estate, durante la quale le temperature possono raggiungere anche i 45 °C.
L’inverno di Marrakech (da dicembre a febbraio) invece è caratterizzato da una forte escursione termica tra il giorno e la notte, con temperature che possono anche scendere fino a 6°C.
È anche da ricordare che durante il Ramadan spesso l’orario di lavoro viene ridotto, per cui può succedere che alcuni luoghi ufficiali, ma anche ristoranti e bar, siano chiusi durante il giorno.
Tips
Tra gli eventi più significativi della primavera e dell’autunno di Marrakech segnaliamo il Jardin’Art (a metà aprile), che si celebra in una città in fiore con giardini temporanei, spettacoli e mostre, e la Fiera Internazionale di Arte Contemporanea (ottobre), che vede l’apertura di numerose gallerie d’arte con opere di artisti provenienti da ogni parte del Marocco.
Per quanto riguarda il periodo invernale, a dicembre si tiene il Festival internazionale de Cinema, che vede protagoniste le stelle di Hollywood e di Bollywood (la grande industria cinematografica indiana).
Infine, per quanto riguarda l’estate, a giugno o luglio si svolge il pittoresco Festival delle Arti Popolari, con un gran numero di eventi all’aperto e la partecipazione di cantanti, ballerini, incantatori, mangiafuoco e compagnie teatrali provenienti da tutto il paese. Dichiarato Patrimonio Culturale dall’Unesco, questo festival è senz’altro da inserire nella lista delle cose da non perdere in una vacanza estiva in Marocco.