Palermo
Con i suoi palazzi, le sue splendide chiese e i suoi meravigliosi monumenti, Palermo sa incantare ogni visitatore che passeggi tra le vie del capoluogo siciliano.Cosa vedere a Palermo e quali sono i suoi principali punti di interesse? Andiamo alla scoperta dello splendido capoluogo della Sicilia e di tutti i suoi tesori nascosti.
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Palermo è magnifica: con i suoi palazzi, le sue splendide chiese e i suoi meravigliosi monumenti la città ammalia la vista del visitatore che, da un momento all'altro, si trova catapultato in un luogo fuori dallo spazio e dal tempo, un luogo in cui il presente sembra essersi cristallizzato in un eterno passato. Ma Palermo, è molto altro ancora: perché c'è il suo lato più popolare, quello dei suoi quartieri, quello dei mercati di strada, quello delle persone che rendono la città ciò che è oggi e ciò che è sempre stata: un luogo caratterizzato da due anime che, in una continua contraddizione dialettica ed estetica, contribuiscono ad alimentare il fascino di una città unica al mondo.
E allora andiamo a scoprire le sue bellezze: perché, di cose da vedere a Palermo ce n'è davvero molte. Cominciamo a costruire l'itinerario che ci porterà alla scoperta delle dei vanti cittadini e immergiamoci in un mondo che, oltre ad ammaliare la vista, sarà capace di conquistare anche il palato.
Cosa vedere a Palermo: una città dai mille volti
Palermo ha mille volti, tanti quanti sono i popoli che l'hanno dominata: dai fenici ai romani, dagli arabi ai normanni e fino ai francesi, abbiamo a che fare con una città multisfaccettata e molto ricca dal punto di vista culturale. E ancora oggi, di questo movimentato passato, ne sono rimaste le testimonianze, soprattutto nel centro storico, dove moltissimi monumenti sono stati dichiarati dall'UNESCO Patrimonio Universale dell'Umanità. Cominciamo il nostro viaggio a Palermo dalla Cattedrale, che rappresenta in tutto e per tutto la summa delle dominazioni che caratterizzano la storia millenaria della città.
Visita alla Cattedrale di Palermo, splendida summa delle dominazioni passate
La Cattedrale di Palermo ha alle sue spalle una lunghissima storia. Nasce come basilica cristiana per poi diventare una moschea ed è solo a partire dal 1185 che assume un aspetto simile a ciò che vediamo oggi: perché i restauri e i successivi rifacimenti hanno modificato l'aspetto originario dell'edificio.
Nel '700, infatti, l'architetto a servizio di Carlo Borbone impose alla cattedrale un forte impianto neoclassico, che ridimensionò di molto gli influssi arabi e gotici che fino a quel momento l'avevano caratterizzata.
Ma una cosa è certa: di fronte alla Cattedrale di Palermo si rimane a bocca aperta: l'imponenza dell'edificio e il modo in cui si scaglia sul cielo azzurro lasciano senza parole anche il meno impressionabile dei turisti. Ammiratela da fuori per poi fare un giro all'interno: dalla cripta e fino ai tetti, date un'occhiata anche alle tombe contenute al suo interno: prima fra tutte, quella di Santa Rosalia, patrona della città.
I quattro Canti, la chiesa della Martorana e la Fontana Pretoria
Lasciamoci la cattedrale alle spalle e cominciamo a camminare lungo via Vittorio Emanuele perché, nel giro di un solo chilometro, faremo la conoscenza di altre tre meraviglie architettoniche palermitane.
I primi che incontriamo sono i Quattro Canti: si tratta della piazzetta a pianta ottagonale che incrocia via Vittorio Emanuele, detta anche il Cassaro, e via Maqueda: il suo nome si deve agli elementi decorativi che delimitano l'incrocio. I quattro Canti sono un esempio di come, a Palermo, ci si può sorprendere ad ogni passo, tanto la città è disseminata di continue meraviglie.
Osservati i particolari della celebre piazza procediamo oltre e raggiungiamo la Chiesa della Martorana, situata in piazza Bellini. Preparatevi a stupirvi, perché state per entrare in una delle chiese bizantine più affascinanti dell'Italia intera.
Gli interni della chiesa sono splendidi e il merito è tutto delle decorazioni che si avvicendano sulle sue pareti e fino alla sommità della cupola, di derivazione arabo-normanna. Ed è proprio sulla cupola che troviamo il Cristo Pantocratore che, circondato da arcangeli e santi, rappresenta in tutto e per tutto il centro di tutte le decorazioni musive che troviamo all'interno della chiesa.
Dopo aver fatto il pieno di bellezza, usciamo dalla chiesa per scoprire la terza tappa della nostra passeggiata nel quartiere Kalsa che, dalla Cattedrale di Palermo, ci porta anche a scoprire la splendida Fontana Pretoria, chiamata dai palermitani "Fontana della Vergogna" a causa della "nudità" delle statue che la decorano. Da una decina d'anni l'acqua a ripreso a scorrere sulle sue superfici restaurate e l'effetto alla vista è davvero magnifico, perché a completare il bellissimo quadro ci pensano gli edifici che si affacciano su di essa. Una vera e propria cartolina!
Palazzo dei Normanni e Cappella Palatina: la residenza reale più antica d'Europa
Tra le cose da vedere a Palermo non possiamo non nominare Palazzo dei Normanni che, non a caso, è uno dei luoghi più visitati della Sicilia Intera. Conosciuto anche come Palazzo Reale, si trattava del centro del potere normanno, costruito al posto delle fortificazioni arabe che prima si ergevano in questo luogo.
Oggi sede dell'Assemblea Regionale Siciliana, Palazzo dei Normanni è anche la più antica residenza reale d'Europa. A colpire, di questo luogo è senza dubbio la sontuosità: dai mosaici alla Cappella Palatina, ovvero la chiesa della famiglia reale, ai soffitti in legno, si tratta di un luogo di rara bellezza. In particolare, la Cappella Palatina ammalia la vista dei visitatori con splendidi mosaici bizantini, dai quali è molto difficile non rimanere impressionati.
Per visitare il Palazzo dei Normanni e la Cappella Palatina recatevi all'entrata su Piazza Indipendenza. L'ingresso in principale, quello in Piazza del Parlamento, è infatti ad uso esclusivo delle pubbliche autorità.
Il Convento dei Cappuccini e le Catacombe di Palermo
Dai fasti degli edifici alla luce del sole, ai cunicoli sotterranei del Convento dei Cappuccini, situato nel quartiere Cuba. E' qui che si trova il celebre cimitero sotterraneo di Palermo, erroneamente conosciuto col nome di “catacombe”.
A differenza di queste ultime, i sotterranei del Convento dei Cappuccini non erano luogo di sepoltura, ma un un luogo di culto e riunione. Preparatevi a rimanere impressionati perché quello che si presenterà ai vostri occhi sarà uno spettacolo piuttosto macabro. Qui, infatti, i cadaveri non trovano sepoltura: anzi sono appesi alle pareti o esposti in posizione sdraiata. Grande metafora sulla caducità della vita, sono circa 8000 le mummie che hanno trovato in questi luoghi la loro dimora eterna. Tra le salme esposte, ad essere particolarmente celebre è quella di Rosalia Lombardo, una bambina di due anni morta di polmonite nel 1920: la bimba, infatti, appare intatta e dà l'impressione che stia semplicemente dormendo.
La Palermo popolare: i mercati rionali
Lasciamo riposare i morti per recarci in luoghi che, al contrario, sono forse i più vivaci di Palermo: stiamo ovviamente parlando dei mercati rionali. Qui, ad essere protagonisti, sono i colori e i profumi della Sicilia intera, così come il caratteristico vociare degli ambulanti. Se vi fermate in città per pochi giorni, il consiglio è quello di visitare il mercato di Ballarò, forse il più "autentico" tra quelli presenti in città. Qui la filiera corta è assicurata e, statene certi, non tornerete a casa a mani (e pancia) vuote.
Gli altri luoghi da vedere a Palermo
E' molto difficile raccontare Palermo in un solo articolo, tante sono le cose da vedere. Quelle appena descritte sono infatti le principali attrazioni della città, probabilmente le più famose. Ma non lasciatevi ingannare, perché in realtà Palermo è un museo a cielo aperto e vi basterà camminare per le sue strade per scoprire moltissime altre chiese ed edifici che, per amor di sintesi, non è stato possibile descrivere in questa sede. E allora non dovete assolutamente perdervi il Teatro Massimo in via Volturno che, oltre a essere splendido e imponente dall'esterno, è anche il teatro lirico più grande d'Italia. Se, invece, volete portare i vostri omaggi alla patrona della città, fate un salto al Santuario di Santa Rosalia, situato sul Monte Pellegrino a metà strada tra Palermo e Mondello.
E visto che l'abbiamo appena nominato, spendiamo due parole su Mondello, ovvero la spiaggia dei palermitani. Perché, non dimentichiamolo, Palermo si trova sul mare. E che mare! Vedere Mondello dall'alto e un vero e proprio piacere per la visita: le acque cristalline si affacciano sulla perfetta località di mare, con tanto di ville liberty, bar e negozi locali.
Tra gli altri luoghi di interesse di Palermo, poi, nominiamo anche il Palazzo Chiaramonte-Steri, aperto al pubblico e sede del rettorato dell'Università di Palermo, le grotte dell'Addaura situate sul già citato Monte Pellegrino, e la chiesa di San Giovanni degli Eremiti, poco distante da Palazzo dei Normanni. Se volete un po' di riposo dal traffico cittadino è qui che dovete venire: il chiostro è una vera e propria oasi di pace.
Cosa mangiare a Palermo, la capitale del cibo di strada
Palermo è il paradiso dei buongustai: perché è davvero difficile rimanere delusi dall'offerta culinaria che offre il capoluogo siciliano. Che sia cibo di strada o un banchetto servito al tavolo di un ristorante, una volta arrivati a Palermo è bene mettere la dieta da parte per ripensarci una volta tornati a casa. Le arancine non saranno mai troppe, così come le crocché. Se poi siete particolarmente "coraggiosi" non potete assolutamente esimervi dal provare il panino con la milza o le budella di vitello, vera e propria prelibatezza locale. Non fatevi mancare neanche le panelle, particolari schiacciatine fritte preparate con la farina di ceci, un vero e proprio must palermitano.
Un capitolo a parte, poi, andrebbe esclusivamente dedicato ai dolci e alla pasticceria, perché Palermo è la capitale indiscussa dei golosi. Secondo molti, i dolci palermitani sarebbero i più buoni del mondo, e bisogna ammettere che è molto difficile resistere alle preparazioni locali. Quindi, dopo pranzo o dopo cena, lasciate spazio per un cannolo, una cassata o gli innumerevoli pasticcini alle mandorle che spopolano in città. Se fa particolarmente caldo, poi, concedetevi una bella granita, magari da accompagnare a una ricca e gustosa brioche. Alla fine della vacanza la bilancia non vi ringrazierà, ma le vostre papille gustative faranno la ola. -
Per volare a Palermo è necessario avere con sé un Passaporto o una Carta d'Identità in corso di validità.
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Palermo è caratterizzata da inverni piuttosto miti ma piovosi ed estati caldissime. Se volete visitare la città, quindi, è bene evitare l'estate: le temperature possono essere decisamente proibitive, soprattutto quando soffia lo scirocco. Per godervi al meglio la città, quindi, il periodo migliore è senza dubbio la primavera: le giornate sono miti e piove raramente. I mesi che vanno da aprile a metà giugno ben si adattano a girare liberamente la città.
Se, però, volete partecipare a un evento davvero caratteristico, vi toccherà sfidare il caldo: perché la festa di Santa Rosalia si celebra tradizionalmente il 15 luglio, benché si incominci a festeggiare già dalla sera del giorno prima: canti e balli popolari, manifestazioni e spettacoli fanno parte di una ritualità che non lascerà insoddisfatti i visitatori.