Rodi
La leggenda narra che l’isola di Rodi fu scelta da Apollo come sua dimora. E il motivo è palese: è molto difficile, infatti, non rimanere ammaliati di fronte alla bellezza della più grande delle isole del Dodecaneso.Luogo di mare e cultura, Rodi è la più grande isola del Dodecaneso. Famosa per il suo perduto Colosso, si tratta di un luogo ricco di punti di interesse. Scopriamo cosa vedere e fare a Rodi.
-
La leggenda narra che l’isola di Rodi fu scelta da Apollo come sua dimora. E il motivo è palese: è molto difficile, infatti, non rimanere ammaliati di fronte alla bellezza della più grande delle isole del Dodecaneso. Rodi, con le sue spiagge e il suo mare, strega i suoi visitatori e si fa amare dolcemente. Gettonatissima per le classiche vacanze al mare, Rodi in realtà è anche un'isola ricca di storia e di cultura.
Famosa in tutto il mondo per la fama del Colosso di Rodi - antica statua del dio Helios dalle dimensioni mastodontiche, ricordata per essere una delle Sette Meraviglie del mondo Antico - in quest'isola il passato incontra il presente creando un continuum di magia che non potrete non apprezzare. Prenotare un volo per Rodi significa andare alla scoperta del suo mare, dei siti archeologici, della natura e degli incantevoli paesi incastonati sul litorale. Andiamo alla scoperta di Rodi partendo dalla città omonima, capoluogo dell'isola.
Cosa vedere a Rodi: il fascino medievale della città vecchia
Il nostro itinerario non può che cominciare dal capoluogo dell'isola: Rodi. La cittadina è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO e l'atmosfera che qui potrete respirare vi porterà indietro nel tempo. La città vecchia di Rodi, in particolare, è circondata da mure altissime a cui si accede da diverse porte. Guadagniamo l'ingresso utilizzando porta Eleftheria, una delle più pittoresche in città, ed entriamo nella cittadina medievale più antica d'Europa, ancora oggi abitata. Il primo consiglio che vi diamo è quello di camminare per le strette viuzze e, letteralmente, perdervi all'interno di questo splendido labirinto di affascinanti stradine.
Nella città vecchia di Rodi tutto parla del passato: via dei Cavalieri, per esempio, è una strada di ciottoli fiancheggiata da edifici in pietra con archi gotici e, proprio qui, si localizzava il punto di ritrovo dei cavalieri, che si riunivano – in base alla lingua di appartenenza - negli Ostelli delle Lingue. Oggi ne restano solo quattro – Italia, Francia, Provenza e Spagna – e sono sedi diplomatiche straniere.
Via dei Cavalieri ci conduce agilmente fino al Castello, chiamato anche Palazzo dei Grandi Maestri: si tratta di una roccaforte difesa da un triplo muro di cinta voluta dai Cavalieri di San Giovanni, che si stabilirono qui intorno al 1300, di ritorno dalle Crociate. Con l’assedio dei turchi la struttura venne adibita a prigione, poi andata distrutta da un’esplosione verso la metà dell’800. Con il ventennio fascista questo palazzo, come altri edifici di Rodi, venne restaurato: gli italiani lo trasformarono nella residenza di Vittorio Emanuele III e Benito Mussolini (anche se nessuno dei due vi soggiornò mai). Il Palazzo del Gran Maestro è visitabile ogni giorno, escluso il lunedì.
I cavalieri di Rodi facevano parte di un ordine che aveva, tra gli altri, il compito di curare i bisognosi. Per questo costruirono in piazza Moussiou l’ospedale dei Cavalieri, oggi sede del museo archeologico di Rodi. Le cellette per i malati sono ancora oggi visibili, così come il refettorio e una sala che custodisce il capolavoro del museo, “l’Afrodite che fa il bagno”. Il museo è visitabile tutti giorni ad eccezione del lunedì.
Proseguendo la nostra visita a Rodi scorgiamo altri elementi architettonici molto diversi da quelli visti finora: il quartiere turco, per esempio, porta su di sé i segni della dominazione ottomana. Davvero splendida è la famosa moschea di Solimano il Magnifico, caratterizzata da vistose pareti rosa: venne costruita nel 1522, quando i turchi assediarono la città e costrinsero gli abitanti a costruire piccoli insediamenti al di là delle mura, in quella che viene conosciuta come “città nuova”. Da lì iniziò la dominazione turca, proseguita fino fino al 1912, quando il Dodecaneso divenne provincia italiana (molti i viali e le piazze dedicati a celebri italiani).
La Rodi archeologica: visita all’acropoli e al Colosso di Rodi
Per ammirare i fasti dell'antica Grecia è necessario allontanarsi dal centro storico: è infatti su Monte Smith che sorge l’acropoli di Rodi con, ben visibili, i resti dell’agorà, i templi di Atena e Zeus, il teatro e lo stadio.
Volgendo lo sguardo verso il mare scorgiamo poi l’antico porto di Mandraki, risalente al 408 a.C., anno della fondazione della città. Ancora oggi si trovano i resti di due colonne, sormontate da due statue in bronzo raffiguranti Elafos ed Elafina, i cervi simbolo di Rodi.
Qualcuno pensa che questo era il luogo in cui si ergeva il Colosso di Rodi, gigantesca statua di 30 metri raffigurante Helios, dio del Sole e protettore dell’isola. Il Colosso di Rodi – una delle Sette Meraviglie del mondo antico – fu costruito da Carete di Lindo nel 293 a.C. per celebrare la vittoria dopo il lungo assedio macedone, ma crollò dopo appena 67 anni a causa di un terremoto. In realtà, un’altra tesi sostiene che la statua si trovasse nell’Acropoli e, a seguito di un violento sisma, cadde in mare fino a quando gli arabi - nel 670 d.C. circa - lo recuperarono per poi tagliarlo a pezzi e venderlo al miglior offerente.
Le terme di Kallithéa, l’acropoli di Lindos e la valle delle farfalle
L’isola di Rodi offre molti luoghi di interesse. Proseguiamo il nostro viaggio verso le terme di Kallithéa. Progettate dall’architetto italiano Pietro Lombardi ed inaugurate nel 1929, le terme di Kalithea costituiscono un complesso di SPA in stile art déco: da un patio centrale si dirama una serie di padiglioni e colonnati che, immersi in un meraviglioso scenario naturale, sono una vera a propria gioia per la vista. Anche grazie a un recente intervento di restauro la struttura – aperta tutti i giorni - ospita di sovente rassegne e manifestazioni culturali, mentre in estate funziona come stabilimento balneare della spiaggia circostante.
Tra le cose più belle da fare a Rodi c’è la visita a Lindos, tipico villaggio greco di casette bianche, a sud di Rodi. Nel centro pedonale del paese, le strade piene di negozi d’artigianato ci danno il benvenuto. Immancabile la salita fino all'Acropoli, arroccata in cima alla collina che domina il paese, da fare rigorosamente in groppa a un asinello. I più allenati possono scegliere di salire i 300 gradini per raggiungere la sommità del paese e godere di un panorama sensazionale sulla costa.
L’acropoli di Lindos conserva ancora i resti di un tempio dorico dedicato ad Atena Linda e una stoà o portico di venti colonne. L’acropoli è visitabile dal martedì alla domenica.
Il nostro tour nell’isola prosegue verso un’altra attrazione turistica molto gettonata, la valle delle farfalle o petaloudes, sul versante occidentale. Nella nostra passeggiata nel bosco veniamo accolti da una nuvola colorata di farfalle, che hanno trovato in questa zona il loro habitat naturale. Il periodo migliore per vederle è tra luglio e settembre. Per ammirare questo spettacolo della natura è necessario pagare un biglietto, ma la passeggiata ripaga pienamente i soldi spesi.
Il mare e le spiagge più belle di Rodi
L’isola di Rodi è uno dei posti migliori per passare le proprie vacanze a mare. Tuttavia mentre la costa occidentale sul mar Egeo è caratterizzata da scogliere e pareti rocciose, quella orientale, affacciata sul Mediterraneo, è ideale per chi ama le lunghe distese di sabbia bianca.
Come meta balenare Rodi offre una varietà di spiagge tutte da scoprire. Noi partiamo dalla più famosa, Faliraki seconda località turistica dell'isola, conosciuta per le sue spiagge attrezzate e hotel.
Nelle vicinanze troviamo la baia di Anthony Queen, una delle più conosciute sull'isola, così chiamata perché il famoso attore girò proprio qui le scene di un suo film. La baia è una piccola insenatura rocciosa, di solito molto affollata, ideale per lo snorkelling. Se si preferisce il relax meglio andare alla spiaggia di Ladiko con i suoi fondali rocciosi.
Spostandoci a sud incontriamo la spiaggia di Lindos, molto ampia, di sabbia fine e fondali bassi, adatta per famiglie. All’estremità meridionale ancora c’è Prassionissi, amata dagli appassionati di vela e windsurf: è detta anche la “spiaggia dei due mari” perché qui si incontrano l’Egeo con il Mediterraneo.
Cosa mangiare a Rodi: i piatti tipici dell’isola
Tra le cose da mangiare a Rodi la pita e suvlaki, piadina con carne di maiale, è sicuramente un buon inizio. Il pasto tipico a Rodi comincia però con i mezedes, o antipasti, tra i quali non può mancare la horiatiki, l’insalata greca (famosa quella con feta e olive nere).
Nelle numerose taverne di pesce scopriamo piatti come la psarosoupa, zuppa di dentice e riso, tipica dell’isola di Rodi. Da provare anche la moussaka, sorta di parmigiana, e la pittaroudia, polpettine di ceci deliziose. I dolci tradizionali di Rodi sono i melekouni, con sesamo e miele, offerti tradizionalmente durante matrimoni o battesimi, e la bougatsa, focaccia farcita di crema pasticcera.
Per accompagnare ogni portata non può mancare un bicchiere di vino di Rodi: si può scegliere tra il bianco Athiri, il rosso Amorghiano e il vino bianco dal sapore di albicocca secca. Come digestivo, infine, un assaggio di ouzo, distillato greco molto alcolico, aromatizzato con la resina di pino.
La movida: la vita notturna a Rodi
L’isola di Rodi è famosa anche per la sua movida: bar, pub e discoteche sono aperti tutta la notte fino al mattino. La maggior parte dei locali si trova nel centro storico di Rodi città, a Lindos e Faliraki.
Il divertimento inizia in spiaggia, quando al calar del sole si dà il via alla vita notturna di Rodi. Nel capoluogo Rodi l’offerta è più variegata: in particolare la zona del porto è piena di bar e taverne, mentre nella parte nuova si trovano discoteche, ma anche locali tradizionali dove ascoltare il bouzouki, antico strumento musicale a corde greco. -
Per visitare Rodi i cittadini di Gran Bretagna, Irlanda e dei Paesi che non appartengono allo spazio Schengen devono essere muniti di passaporto in regola. Per i cittadini dei paesi dell’Unione Europea o appartenenti all’Area Economica Europea (Svizzera, Norvegia, Islanda, Liechtenstein), invece, è sufficiente la carta d’identità valida per l’espatrio.
-
L’isola di Rodi è una delle mete turistiche più belle della Grecia, soprattutto durante i mesi estivi. Il periodo migliore per visitare Rodi va dalla metà di aprile alla metà di giugno e poi dalla fine agosto fino a tutto settembre. Le temperature infatti si mantengono alte anche in questo periodo, così come in autunno.